Come abbiamo gestito in Stantec la crisi da Covid-19
15 giugno 2020
15 giugno 2020
Condividiamo la nostra esperienza e ne facciamo tesoro.
Oggi che siamo appena entrati nella cosiddetta Fase 3 dell'emergenza Covid-19, pensiamo possa essere ancora utile condividere la nostra esperienza nella gestione di questa dura prova. Da questa esperienza abbiamo imparato molto, ma il futuro ha ancora molte incognite e riteniamo che sia un'opportunità far tesoro del passato più recente e condividerlo in maniera solidale e trasparente anche con altre aziende.
Fin dal primo giorno di questa crisi abbiamo creato un Comitato di Emergenza per gestire il rischio associato ai possibili contagi durante lo svolgimento delle attività dei nostri dipendenti e collaboratori. Il Comitato comprende l’Amministratore Delegato, il responsabile Risorse Umane, il responsabile del servizio di protezione e prevenzione aziendale (RSPP) e il referente aziendale per il coordinamento con il Gruppo Stantec in materia di salute e sicurezza.
Anzitutto, il Comitato ha diramato un Vademecum per fornire a tutti i nostri dipendenti indicazioni pratiche per prevenire occasioni di contagio durante attività in campo, permanenze presso spazi di terzi ed in ufficio, nonché durante gli spostamenti per raggiungere i luoghi di lavoro.
Considerato l’evolversi continuo della situazione e delle disposizioni ministeriali, il Vademecum stesso è stato e continua costantemente ad essere aggiornato.
Abbiamo comunicato ai nostri clienti e fornitori tutte le misure adottate per garantire la nostra continuità operativa (ad esempio, abbiamo riprogrammato ogni nostra attività di commessa in maniera da favorire nell’emergenza tutte le attività che possono essere eseguite da desk), ma soprattutto la nostra e la loro salute.
In Italia siamo 150 persone, la maggior parte lavora negli uffici di Milano e di Roma, alcuni sono telelavoratori ubicati in altre città e poi ci sono i colleghi che lavorano presso impianti di nostri clienti. Per tenere tutti informati in maniera omogenea e tempestiva, sette giorni su sette, oltre ad utilizzare la mail aziendale, abbiamo creato un gruppo WhatsApp che rinforza i messaggi aziendali e permette di non lasciare nessuno indietro.
Abbiamo messo a disposizione nella rete aziendale una cartella con tutte queste comunicazioni, insieme a dei volantini informativi del Ministero della Salute sul Coronavirus.
I nostri dipendenti stanno manifestando un grande apprezzamento per la tempestività e la chiarezza delle nostre indicazioni.
Abbiamo organizzato e continuiamo a organizzare coffe break e momenti di convivialità virtuali per favorire contatti e interazioni informali anche in questo periodo di distanza forzata ed abbiamo creato un gruppo Facebook privato per sentirci più vicini. Questo è stato di grande beneficio, ad esempio, per i colleghi che abbiamo assunto durante il lockdown e che hanno iniziato ad operare da subito esclusivamente in smart working.
Già da anni, abbiamo avviato un esteso programma di smart working che, in circostanze normali, permette a tutti i dipendenti, senza eccezioni, di lavorare da remoto fino a tre giorni a settimana. Con l’emergenza Coronavirus, abbiamo raccomandato da subito a tutti di fare smart working 5 giorni a settimana. La raccomandazione rimane tuttora in vigore, sebbene l'accesso agli uffici sia possibile con le dovute misure di sicurezza. Per fortuna, siamo attrezzati tecnologicamente e siamo culturalmente pronti e ben organizzati per garantire la continuità delle nostre attività lavorative anche da remoto.
Per venire incontro alle richieste e alle esigenze dei colleghi con figli in età scolare, abbiamo, inoltre esteso la flessibilità dell’orario di inizio e fine giornata lavorativa.
Come di consueto, con il nostro software Smafely, monitoriamo tutti gli indicatori relativi allo smart working, dal numero di lavoratori coinvolti, alle fasce orarie scelte, fino ai risparmi in termini di danaro, tempo ed emissioni inquinanti dovuti al mancato spostamento casa-lavoro.
Ci rendiamo conto che ogni realtà aziendale ha le sue peculiarità e che il coronavirus costituisce un’emergenza senza precedenti, che ha colto la maggior parte di noi impreparati. Se avete domande, curiosità o avete bisogno anche solo di un consiglio, ad esempio su come gestire lo smart working o i nuovi protocolli di sicurezza, siamo a vostra completa disposizione. Potete contattare la nostra Responsabile comunicazione, Gloria De Masi Gervais.